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COMUNITÀ DEL SENEGAL

Marsassoum

Parrocchia di missione

Nel sud del Senegal, nelle regione “Casamance”, a lungo provata dalla guerriglia di chi aspirava all’indipendenza, dall’ottobre 2003, nel villaggio di MARSASSOUM, si sta ormai consolidando la missione dei Religiosi Sacramentini, da poco costituita per riprendere e continuare l’attività missionaria iniziata in quella zona da altri missionari una quarantina di anni fa.

La comunità è costituita da 3 religiosi, (foto 1), generosamente sostenuti, nella realizzazione dei loro progetti, dalla Parrocchia di Polegge (Vicenza), da tempo gemellata con il villaggio di Marsassoum.

La stragrande maggioranza della popolazione della zona (90%), è di etnia “mandeng” e di religione mussulmana. Grazie a Dio però, nonostante le difficoltà, la piccola comunità cristiana costituita da qualche decina di persone, è riuscita a sopravvivere. Marsassoum è un grosso villaggio di oltre cinquemila abitanti. Tutti sono contenti di vedere i cristiani andare a pregare nella loro cappella (foto 3-4) che, nonostante tutto, è rimasta ancora in piedi; soprattutto per l’impegno e le capacità dei missionari, da parte della gente più povera, si spera molto quanto a scuole, dispensari, opere di promozione umana.

Con l’aiuto del gruppo missionario di Polegge, i religiosi hanno già restaurato la loro casetta di residenza, costruito un piccolo asilo e si stanno ora dedicando prioritariamente alla prima evangelizzazione dei gruppi etnici rimasti ancora nella loro religione tradizionale, spingendosi fino a oltre 35 Km dal villaggio di Marsassoum. Già più di quattrocento catecumeni, quasi tutti giovani e bambini, si stanno preparando a ricevere il battesimo nella piccola chiesetta del villaggio, chiamata Chiesa “GIOVANNI PAOLO II”. I dodici villaggi dei dintorni, sono regolarmente visitati per la catechesi e la celebrazione della Eucaristia. Per ora ci si accontenta di riunirsi in capanne.
Si spera tuttavia di potere costruire presto delle cappelle e, per una buona formazione dei numerosi bambini, una scuola elementare. Con la venuta di una comunità di Suore, si potrebbero anche avviare altre attività di promozione umana, sviluppando maggiormente soprattutto l’agricoltura e l’allevamento del bestiame. Crescendo il numero dei cristiani, bisognerà pensare anche alla chiesa parrocchiale come pure alla casa per la comunità religiosa. E’ consolante vedere tanti bambini e giovani venire alla messa domenicale facendo anche 15 km a piedi; chi ha la fortuna di possedere una bicicletta, pedala anche per oltre 30 km.
Cristo chiama a sé alcuni di questi giovani che vengono spesso ad ascoltarlo e a pregarlo in adorazione davanti alla Eucaristia. Per questo i padri pensano di aprire presto un “foyer vocazionale” per quelli che aspirano alla vita religiosa e sacerdotale. E’ una primavera che dopo tanti anni di abbandono, speriamo porti buoni frutti.

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